L’essere umano è portato a vivere l’attesa con fastidio, rifiuto, impazienza.
In realtà, l’attesa non è altro che il richiamo divino affinché l’uomo si ricordi che il tempo non gli appartiene.
Il tempo è di Dio.
Potremmo definire l’impazienza una sottile forma di ribellione, di non accettazione.
La cura?
Smettere di ribellarsi e vivere nel profondo del cuore il vero abbandono: “Eccomi, Signore, sono pronto sia ad impegnarmi sia ad accogliere la Tua volontà, nei tuoi tempi”.
Buona giornata a tutti!